La chiamavano California
Scritto da Ciubo   
sabato 26 febbraio 2011
Ecco un bell'argomento su cui parlare! Ci siamo lasciati con due notizie piuttosto tristi, una che parlava di quanto sia triste per una ragazza vestirsi in maniera succinta quando è accanto ad un ragazzo, ed un'altra che parlava di un trite incidente... So sad, direbber in California.
Poco dopo quei momenti, precisamente il 17 agosto, il Ciubo si imbarca su un volo per Los Angeles.

Facciamo scalo a Philadelphia, dove siamo invitati a passare per gli sportelli immigrazione.
Ah mi ero scordato, il plurare è d'obbligo vsto gli altri partecipanti al viaggio: Il mitico Dr.Lupo e suo cugino. Sopranominato Dr. Marco da me.
Bè, che dire, questo viaggo ci ha cambiati. Ci ha mostrato un mondo diverso, molto bello, che non ha molto a che fare con quello che conosciamo noi.

Il viaggio è durato 3 settimane, di cui 2 abbiamo fatto base a Torrance, Los Angeles. In un hotel che ricorderò per molto tempo, il Ramada INN Torrance. L'ultima settimana invece l'abbiamo passata viaggiando prima verso Las Vegas, dove abbiamo sostato per 3 giorni (bilancio: -500$ ai tavoli 1-2 NL), dopo ci siamo mossi verso il Grand Canyon, abbiamo passato una notte a Kingman, sulla route 66, per poi tornare a LA e ripartire per la nostra patria natia.

Il viaggio, nelle prime due settimane, è stato molto divertente: di mattina giravamo fondamentalmente per spiagge o per centri commerciali dove abitualmente rimorchiavamo qualche ragazza a caso. Il pranzo e la cena (anche la colazione) venivano effettuati in improbabili fast food dove ci drogavamo di cibo senza riuscire a smettere. E' incredibile come fossimo assuefatti da quel particolare tipo di alimentazione, mangiavamo sempre di più, e ogni volta ne eravamo disgustati, ma non riuscivamo a smettere... Vabbè... ho preso solamente 15kg in 3 setimane. Alla faccia delle smagliature. Addirittura c'era un incrocio fra due strade che noi chiamavamo "l'incrocio della morte" perchè ad ogni angolo di questo incrocio era situato uno o più fast food. Abbiamo mangiato veramente tanto.
Torniamo al discorso principale invece: le nostre giornate si svolgevano di giorno dove facevamo magari dei piccoli viaggetti tipo verso bel-air, beverly hills, san diego ecc e andavamo in spiaggia o in centri commerciali a comprarci vestiti di abercrombie (ne avremo visitati almeno una dozzina). In spiaggia il nostro target principale erano le ragazze americane che cercavamo di approcciare nella maniera più vaga. In questo senso è stato incredibile vedere come il maschio italiano sia non so per qual bel motivo stereotipato ai massimi livelli. Rimorchiare era facile, vista l'idea platonica che avevano di noi. Peccato non poter fare il profeta in patria.
Comunque anche i ragazzi erano di mentalità più socevole ed aperta, fare amicizie era molto più facile.

La vita in California è molto diversa da quella in Italia: gli spazi sono molto più grandi e questo ha portato ad una struttura del territorio particolare: ogni negozio ha uno spazio riservato al parcheggio, questo elimina fondamentalmente le macchine in doppia fila anche se in certi punti il parcheggio si paga e anche caro. Le strade però sono molto larghe, il traffico poco. Hanno anche la cosiddetta carpool che sarebbe una corsia prefernziale per macchine in cui vi è almeno un passeggero.

La sera invece uscivamo e di solito andavamo in locali dove si beve e dove si balla. Esattamente come si vede nei film ci stanno le stesse persone. tipo i ragazzi coi cappelletti delle università o delle squadre di football tipo quarterback ecc. E' incredibile come in certi versi l'america sia uguale a quella che si vede nei film.
P.S. il frappucino di starbucks è ottimo, e non è vero che solo gli italiani sanno fare il caffè!

Abbiamo rimorchiato devo dire più che discretamente, e siamo diventati molto amici con due coinquiline che abitavano praticamente davanti alla scritta hollywood. Ci hannno invitato più volte a casa loro a gli abbiao cucinato anche del cibo italiano. Da ricordare la famosa uscita del DR.Marco che in un colpo solo ha sbragato una mezza dozzina di bicchieri di vetro ahhah

Las vegas è un gran troiaio: si vive fondamentalmente dall'orario dell'aperitivo in poi, il giorno raramente esiste.
La nostra giornata di agricoltori si svolgeva fondamentalmente seminando le nostre fiches alla roulette e aspettando il fatidico giro della pallina prima di mietere il raccolto. Dr.Lupo si svegliava e partiva già con l'idea che il suo raccolto sarebbe stato fruttifero, e nel primo giorno lo è stato, ma dopo è cominciata la sfortuna... io ho giocato anche a poker nei casinò più famosi del mondo (ex Bellagio)

Il Grand Canyon.. è spettacolare emozioni indescrivibile che solo le foto possono testimoniare a dovere. La cosa intrigante è che è completamente non protetto ovvero è possibile tranquillamente buttarsi di sotto ma al contempo sedersi con i piedi ad un'altezza di 1200mt da terra.
La visuale è mozzafiato specialmene al tramonto quando siamo arrivati noi. Vedere quello spettacolo mi ha fatto capire come aver provato quelle emozioni mi abbia reso una persona più felice e più piena. In fin dei conti i soldi non contano tanto, molto più importanti sono le esperienze di vita.

Per tornare indietro ci siamo fermati una notte a Kingman, una cittadina sulla route 66 che è stata di un atmosfera particolare: sembrava una città fantasma.. Tutto chiuso la sera ma siamo stati molto bene anche là

Purtroppo, dopo Kingman, siamo dovuti tornare a LA e poi ripartire, ma abbiamo scoperto qualcosa di incredibilmente bello, del quale serberemo il ricordo, e ritornarci presto!

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Ultimo aggiornamento ( domenica 27 febbraio 2011 )